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LA SCOMPARSA DEGLI ITALIANI DA CORFU’.
Il nuovo libro del Prof. Giulio Vignoli
In qualsiasi parte del globo
terracqueo ci siano -o siano state- minoranze e comunità italiane
vittime di discriminazioni, sappiamo che prima o poi arriverà il Prof.
Giulio Vignoli, ad approfondire e raccontare la loro storia. Dopo aver
denunciato per primo il genocidio perpetrato nei confronti degli
italiani di Crimea da parte di Stalin, ed aver analizzato
l'irredentismo del Nizzardo, il celebre ricercatore genovese ha
recentemente pubblicato, con Edizioni Settimo Sigillo, "La cacciata
degli Italiani di Corfù (1944) - Una indagine incompleta".
Innanzitutto, a detta stessa dell'Autore, "incompleta" perché manca di
una specifica ricerca documentale presso l'Archivio di Stato Greco, ma,
nonostante questo, il lavoro di Vignoli ci apre scenari inesplorati di
una storia che nessuno ha mai voluto raccontare e che, anzi, è stata
volutamente oscurata.
Lo studio di Vignoli su quella che è la più conosciuta delle Isole
Jonie parte dall'elementare presupposto che non è possibile, dopo 400
anni di dominazione veneziana (dal 1386 fino alla fine del 1700) e gli
anni della seconda guerra mondiale di occupazione italiana (1941-1943),
non sia rimasto praticamente traccia di queste presenze. L'autore si
reca a Corfù per cercare informazioni su quella che fu la minoranza
italiana presente sull'isola all’inizio degli anni ‘40 (stimata tra le
5.000 e le 10.000 presenze, su circa 100.000 isolani), ripercorre la
vicenda dell'occupazione e trova imbarazzo e reticenza da parte di
molti testimoni, quasi vi sia ancora oggi paura a parlarne. Ma dove
sono finte quelle migliaia di italiani nel 1944? Che ruolo ebbe il
Governo Greco nell'eliminazione culturale ad ogni riferimento italiano?
La Chiesa di Grecia (ortodossa e autocefala), che generalizzava
assimilando tutti i cattolici a “stranieri italiani”, quanto influì
nell’operazione? Possiamo parlare di pulizia etnica? Con questo libro
si cerca di dare una risposta a tali interrogativi.
Vignoli ha ripercorso tutte le tappe dell'occupazione italiana,
dall'arrivo del 1943, quando i soldati vennero accolti con
comprensibile diffidenza dagli abitanti, fino alle operazioni di buon
governo condotte sull'isola, con aumento di stipendi, iniziative
sanitarie, culturali e infrastrutturali. Non è certo un testo
agiografico e italofilo perché, con la correttezza storica che
contraddistingue i suoi lavori, Vignoli ha raccontato anche dell'azione
repressiva nei confronti degli oppositori greci, che fu tutt'altro che
cruenta, ma vide comunque corfioti diffidati, internati ed arrestati,
compresi semplici studenti minorenni.
L'occupazione italiana terminò con l'armistizio dell’8 settembre 1943 e
il conseguente arrivo dei tedeschi (con i tragici eventi di Cefalonia e
Corfù, dove i militari italiani vennero massacrati).
Ma possibile che, dopo tutto questo, sull'isola sia rimasto di italiano
solo un bassorilievo del Leone di San Marco e qualche copia della
"Gazzetta Jonica", importantissimo giornale quasi quotidiano, redatto
in italiano e greco sul quale si possono trovare tutte le informazioni
sulle attività di quel triennio?
Vignoli analizza tutte le informazioni che è riuscito a recuperare,
riscostruendo, per l'ennesima volta, una parte della nostra storia che
è stata completamente ignorata dalla storiografia ufficiale e che non
era giusto rimanesse nell'oblio. Il tutto corredato da un'ampia sezione
documentale e fotografica. (d.c.)
LA
CACCIATA DEGLI ITALIANI DI CORFU' (1944)
Autore:
Vignoli Giulio
Editore: Settimo Sigillo
Anno ediz. 2019
Pagine 124
Isbn 9788861482081
Prezzo : € 15,00
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