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USCITO
IL NUOVO LIBRO DEL PROF. GIULIO VIGNOLI SULLA
TORBIDA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Il Prof. Giulio Vignoli,
noto giurista e storico genovese, da sempre ci ha abituati a ghiotte
sorprese per gli amanti della storia. Ricordiamo, tra le sue tante
opere, la biografia di S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, Re di
Croazia con il nome Tomislavo II, o la denuncia delle deportazioni
degli italiani di Crimea ad opera del regime stalinista, argomenti mai
trattati dalla storiografia ufficiale. Con il suo nuovo lavoro, Vignoli
ha voluto mettere i puntini sulle “i” alla storia di un qualcosa che
riguarda tutti noi da vicino: la repubblica italiana. Con la sua
spigliata verve e con un linguaggio che solo uno storico non vincolato
ad alcun “padrone” si può permettere, Vignoli ripercorre la nascita
della repubblica italiana, a partire dalle condizioni in cui versava
l’Italia prima del referendum istituzionale del 2 giugno 1946.
Interessanti le testimonianze vissute anche in prima persona
dall’Autore bambino che, assieme alla famiglia, cercava di mettersi al
sicuro dagli orrori della guerra e da una resistenza comunista che
aveva in mente tutto fuorché la libertà dell’Italia. L’entusiasmo
legato alla figura del neo Re Umberto II, i brogli del referendum, il
colpo di Stato attuato dal governo guidato da Alcide de Gasperi e da
Palmiro Togliatti, ma anche il doveroso omaggio ai ragazzi monarchici
massacrati in via Medina a Napoli, morti di cui nessuno parla, a cui Vignoli ha dedicato la copertina del libro. E dopo
il parto, Vignoli ripercorre la crescita della neonata repubblica,
contraddistinta da un diffuso senso di anti italianità, una
Costituzione che prevedeva la medioevale pena dell’esilio per i Savoia
(anche per i nascituri), l’introduzione delle Regioni che hanno creato
più danni che altro. L’Autore tocca nervi scoperti della nostra storia
repubblicana, dalle foibe titine con relativo esodo giuliano-dalmata,
alla persecuzione ed ostracizzazione di Giovannino Guareschi, le
brigate rosse e il terrorismo politico, la malavita organizzata, la
crisi dei costumi e quella economica, l’invasione islamica… insomma una
panoramica a 360° su quella che è stata la storia degli ultimi 70 anni.
Interessante
il sintetico ritratto di tutti i presidenti della repubblica, fino
all’attuale.
Molto
interessante il capitolo sul monarchismo italiano e sulla sua
decadenza, successiva alla morte del Re Umberto II nel 1983, dopo un
ventennio di mirabolante attivismo guidato da Sergio Boschiero.
Un
libro entusiasmante per lo stile della penna del Vignoli, ma
angosciante per il ritratto che viene fuori del nostro Stato,
perennemente in crisi. Una lettura che consigliamo vivamente, dedicata
dall’Autore al Caporale degli Alpini Matteo Miotto
(1986-2010), caduto in missione in Afghanistan. (d.c.)
Giulio
Vignoli
Repubblica
Italiana. Dai brogli e dal Colpo di Stato del 1946 ai giorni nostri
Settimo
Sigillo-Europa Lib. Ed, 2017
Pagg:
176 Euro 15,00
ISBN:
9788861481916
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